La Fortezza Spagnola |
Cenni storici Fino alla metà del XVI secolo Porto Santo Stefano era un approdo di modesta importanza. Le poche e rozze costruzioni che sorgevano a ridosso del porto erano per lo più di supporto alle navi in transito e per il ristoro e lo svago degli equipaggi e dei torrieri che prestavano servizio nelle vicinanze. Nè le cose cambiarono sensibilmente con la creazione nel 1557, da parte di Filippo II di Spagna, dello Stato dei Presidi con capitale in Orbetello e Monte Argentario cardine difensivo fondamentale. Porto Santo Stefano, molto esposto alle incursioni turche e barbaresche rimase ancora a lungo trascurato e dimenticato. Il presidio del porto e della rada antistante era svolto, a quel tempo, da una modesta torre, di cui si ignora peraltro l'esatta ubicazione, affiancata, da una parte e dall'altra, dalle torri del Calvello e di punta Lividonia. Le cose cominciarono a cambiare verso la fine del XVI secolo ed ancor più cambiarono con Nunes Orejon de Avila, governatore dello Stato dei Presidi dal 1607 al 1617. Egli ritenendo il sistema difensivo della costa settentrionale del promontorio, e di Porto Santo Stefano in particolare, assolutamente inadeguato a contrastare le sempre più frequenti incursioni corsare, e non solo quelle, si impegnò attivamente per la costruzione, subito a ridosso del porto, di una possente torre-fortezza. Era quella che poi sarebbe stata semplicemente chiamata: la"Fortezza Spagnola" La sua costruzione ebbe inizio presumibilmente nel 1607 e si prolungò per tutta la durata del governatorato di Nunes Orejon ed oltre, per circa un trentennio. La presenza rassicurante della guarnigione militare e l'attenzione delle autorità governative favorirono l'immigrazione, principalmente dal regno di Napoli, di famiglie di militari, pescatori, maestranze navali. Porto Santo Stefano si trasformò a poco a poco in un borgo marinaro abitato da famiglie stabilmente residenti. Delle rare volte in cui la Fortezza Spagnola fu coinvolta in episodi bellici, la più significativa ed importante fu sicuramente l'assedio di Orbetello nel 1646. Attaccata dal mare dalla flotta del corpo di spedizione francese guidata dall'ammiraglio Brezé, la piccola guarnigione a difesa della fortezza, una ventina di uomini con pochi pezzi d'artiglieria al comando del capitano spagnolo Bartolomeo Fles, nulla potè contro le soverchianti forze avversarie. Il 9 maggio di quell'anno la fortezza, dopo il Forte delle Saline e quello di Talamone conquistati dai francesi senza colpo ferire, capitolò rapidamente. Entrambi i comandanti, come pure il castellano della fortezza, in occasioni diverse, persero la vita nel corso dell'assedio.
Descrizione Molto diversa dai forti che sorgono sui colli della vicina Porto Ercole, ed invece molto simile alla Torre di Buranaccio sul litorale di Capalbio, la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano ha le caratteristiche di una importante torre di avvistamento con notevoli capacità difensive. La Fortezza si sviluppa su due livelli, comunicanti tramite due brevi rampe coperte, e poggia su un basamento a sezione quadrata con lato di 35 metri. L'ingresso si trova sul lato rivolto verso il monte ed è costituito da una breve e stretta rampa di scale terminante con un ponte levatoio. Nel basamento sono state ricavate alcune cisterne per l'acqua, mentre al livello superiore si trovano 6 locali per l'alloggiamento della guarnigione. La potenza di fuoco era assegnata a 5 pezzi di artiglieria, tre sulla terrazza inferiore e due su quella superiore. La posizione della Fortezza e il suo piccolo dislivello dal mare consentivano tiri precisi su bersagli in un ampio ventaglio di mare. Sul lato della terrazza superiore rivolto a monte sono ricavati due camminamenti, protetti da alti parapetti con feritoie, per la difesa della fortezza dagli attacchi da terra. Le due costruzioni che si trovano sulla terrazza superiore non fanno parte della struttura originaria, ma furono erette alla fine della II Guerra mondiale per ospitare gli uffici del Comune la cui sede era andata distrutta, come buona parte del paese, a seguito dei pesanti bombardamenti alleati. La Fortezza è sede di mostre permanenti e di altre esposizioni temporanee
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La Fortezza nel XVII sec.
(fonte: corsaribarbareschi.wordpress.com) |
2008 - Capodomo - di Raul Cristoforetti |