Home

L'autore

Il sito

Porto Santo Stefano da ricordare

Buongiorno!

Amerigo Vespucci, una ragazza del mare

 

Nave Scuola “Amerigo Vespucci” della Marina Militare Italiana.

Alcune pagine tratte dal Diario di bordo.

 

Castellammare di Stabia

22 febbraio 1931

Oggi ha preso il mare il veliero Amerigo Vespucci...” cioè io.

Grazie a Francesco Rotundi, Tenente Colonnello del Genio Navale della Regia Marina che mi ha progettato con tanto amore e alle maestranze di Castellammare di Stabia che mi hanno costruito con altrettanta dedizione. Grazie di cuore.

Un brav'uomo, il Rotundi, gran lettore di Salgari ed appassionato di storie di corsari e bucanieri, ma un po' copione... dicono. In effetti assomiglio “troppo” ad un veliero del Regno delle due Sicilie, il “Monarca”, varato nel 1850, poi requisito dai piemontesi dopo la sconfitta dei Borboni e ribattezzato “Re Galantuomo”. Fosse dipeso da lui, il mio creatore mi avrebbe armato con un paio di batterie di bombarde e di cannoni, come il "Monarca”. Per coerenza, diceva lui, ma non hanno voluto. Hanno consentito che tutt'al più mi dipingessero due fasce bianche sui fianchi che richiamassero i portelli delle bocche da fuoco.

Diventerò una nave scuola della Regia Marina, come già mia sorella gemella, la “Cristoforo Colombo”, tre anni più vecchia di me. Si, oggi per me è proprio una bella giornata...

Nel 1949 con la firma del trattato di pace di Parigi la Cristoforo Colombo fu ceduta, con altre navi, all’Unione Sovietica a risarcimento dei danni di guerra. Fu radiata dalla Marina di quel Paese nel 1960 e demolita nel 1971

 

 

L'Amerigo Vespucci e la Cristoforo Colombo a La Spezia nel 1935

Genova

15 0ttobre 1931

    

Foto dal periodico " elicando"

Giornata di festa. Ho ricevuto la bandiera da combattimento. Mi sarebbe piaciuto riceverla a Firenze, dove Amerigo Vespucci era nato, ma non è stato possibile. Me l'hanno data a Genova, dov'era nato Cristoforo Colombo. Va bene lo stesso...

Ad ogni modo la mia polena in bronzo dorato parla chiaro: Amerigo Vespucci, fiorentino della terra di Toscana.

Ora sono pronta. Una nave a vela con motore, adibita a nave scuola della Marina del Regno d'Italia.

Per chi vuol conoscermi:

  • Dislocamento: 4146 t, lunghezza: 82 m, larghezza: 15,5 m , lunghezza da poppa a bompresso: 101 m, immersione 4,8 m

  • Scafo: struttura di forza e rivestimento in acciaio (lamiere chiodate). Tre ponti (di coperta, di batteria e di corridoio) con castello di prua e cassero di poppa.

  • Ponti e strutture non di forza in legno

  • Alberi: albero di maestra (54 m), trinchetto (50 m) e mezzana (43 m) – bompresso. Alberi e bompresso in 3 tronconi. 1° e 2° in acciaio, 3° in legno.

    Pennoni: 5 per albero. 1°, 2° e 3° in acciaio, 4° e 5° in legno. Randa e boma in acciaio

  • Manovre fisse: sartie, stralli e paterazzi in acciaio. Manovre correnti in fibra vegetale

  • Velatura: 2.800 mq su 26 vele quadre e di straglio in tela olona (fibra naturale)

  • Apparato motore: 2 gruppi diesel/dinamo alimentanti un motore elettrico . Propulsione ad un asse con elica a pale fisse

  • Velocità circa 10 nodi

  • Equipaggio: 278 membri, di cui 16 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni

  • Attività addestrativa: brevi campagne nel Mediterraneo, per lo più nel periodo primaverile e autunnale, e campagne di istruzione, di circa 3 mesi, per gli allievi della 1ª Classe dell'Accademia Navale di Livorno. Nave al completo: circa 450 persone.

New York

4 luglio 1976

Come l'illustre navigatore, mio omonimo, che nel 1497 attraversò l'oceano per l'esplorazione del Nuovo Mondo, anch'io sono ancora una volta approdata sulle coste di questa terra straordinaria. Parteciperò alla cerimonia commemorativa della Costituzione degli Stati Uniti d'America.

E' stata una traversata fantastica. Lui sarebbe stato fiero di me.

Mi piacciono gli americani. Bella razza. Fisicamente molto simili agli europei, ma più cordiali e sinceri.

"Siete la nave più bella del mondo" mi hanno detto da bordo della Forrestal quando ci siamo incrociati durante la traversata. Sinceri ed amanti del bello. Brava gente.

Mi chiedo che sarebbe stato di loro se Amerigo e Cristoforo, padrini mio e della mia povera sorella, non li avessero scoperti.

Probabilmente sarebbero ancora lì a sbucciar banane e giocare coi pappagalli.

Mi tratterrò una settimana e poi tornerò a casa. L'Hudson River è bello, ma ho nostalgia del mio mare.

 

Talamone - Monte Argentario  

7 maggio 2004

Tornando da Civitavecchia a La Spezia oggi ho fatto una sosta a Talamone, dove avevo appuntamento con una masnada di ragazzetti delle superiori, con i loro insegnanti, per una breve escursione a vele spiegate nelle acque del golfo. Ci siamo diverti. Sono sicura che i pargoli non dimenticheranno.

Al ritorno abbiamo dato fondo davanti a Porto Santo Stefano.

Ho così fatto felice un mio ufficiale a bordo, il Tenente di Vascello Alessandro Busonero nato da quelle parti. Dovevo farlo.

Alessandro si era portato Moira, sua sposina novella, a bordo e lì aveva ricevuto il lieto annuncio che sarebbe diventato padre. Quale scenario migliore per un tale evento?

Sono fatta d'acciaio, ma ho il cuore tenero, io. Spero solo che lo chiameranno Amerigo.

Bel posto, l'Argentario. L'avevo visto per la prima volta nel '46 dopo la guerra. C'erano soltanto poche case ancora in piedi , allora, tra cumuli di macerie. Guarda com'è diventato adesso....

Il mondo cambia... la gente cambia...

Adesso il mare la gente preferisce guardarlo da una spiaggia o dal terrazzo di casa.

Loro cambiano.

Io non cambio mai. Io sono il veliero Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare Italiana.

 

Amsterdam

17 agosto 2005

Foto da Sail Amsterdam

Ci siamo incontrate all'ingresso del Nordzeein.

"Ciao, bella nave a strisce bianche e nere, benvenuta tra le vecchie signore del mare” mi ha detto la nave bianca.

"Vecchie signore un corno – le ho risposto- Io sono giovanissima, sono una ragazza del mare e ho un nome da maschi, Amerigo Vespucci".

Da quel giorno, per tutto il tempo del raduno, la nave bianca non mi ha più rivolto la parola.

E' stata una giornata da incubo. Con tutti quei velieri accorsi da ogni parte del mondo per la Sail Amsterdam e il via vai di barche e barchette di curiosi e ammiratori invasati e strombazzanti. Un vero incubo.

Vecchia signora io? Che idea. Venga, venga la biancona a vedere che ti so fare con mare forza 7 e il vento che tende le sartie come corde di violino. Venga a vedere la mia ciurma all'opera. Nemmeno quella del Corsaro Nero...

Venga a vedere i miei ragazzi che corrono su e giù per la tolda e si arrampicano sui pennoni.....E chi sta coi ragazzi non invecchia mai. Altro che vecchia signora.

I miei ragazzi. Come bambini, bisogna insegnar loro tutto. Si credono uomini e sono solo ragazzi. Bisogna che imparino come si sta su una barca, come ci si comporta sul mare. E sopra tutto devono imparare a conoscerlo, il mare, ad amarlo. Poi diventeranno marinai...”

 

La Spezia

22 febbraio 2011

Oggi ho compiuto 80 anni. Avrei preferito non ricordarmelo.  Ma non ci voglio pensare... Me ne andrò a dormire. Buonanotte.

 

 

2008 - Capodomo - di Raul Cristoforetti